29 aprile 1933
¡Tango!
primo film sonoro argentino
con Libertad Lamarque, Tita Merello, Alberto Gómez, Azucena Maizani, Mercedes Simone, Juan D’Arienzo, Juan de Dios Filiberto, Edgardo Donato, Osvaldo Fresedo, Pedro Maffia
Il 27 aprile 1933 venne presentato al Real Cine Theatre di Buenos Aires Tango!, prima realizzazione del produttore e distributore ‘Sono Film’, che sarebbe diventata una delle più importanti società del Paese e che esiste ancora oggi. Per pochi giorni ‘Tango!’ si impose come primo film sonoro in realizzato in Argentina: quasi in contemporanea, il 19 maggio, fu presentato Los Tres Berretines, del produttore Lumiton e diretto da Enrique Telémaco Susini. Tra i suoi interpreti, le orchestre di Aníbal Troilo e Osvaldo Fresedo, in una storia che racconta le tre passioni dei porteños: calcio, tango e cinema.
Tango! può essere oggi considerato soprattutto un documento storico. Da un punto di vista narrativo e prettamente filmico, infatti, non pare avere molto da dire: storie più o meno d’amore, di fuga, di gelosia intervallano i vari brani musicali, facendone un musical latino ante litteram, sul cui esempio si baseranno molti altri prodotti degli anni a venire.
Ma oltre ad essere un enorme successo popolare, Tango! ha dalla sua diverse altre ragioni per essere ricordato. Innanzitutto vede all’opera quattro dive leggendarie: Azucena Maizani, Tita Merello, Libertad Lamarque e Mercedes Simone si producono, tra brevi dialoghi e molteplici avventure, cantando alcuni tanghi memorabili. Ma il film rappresentò soprattutto un importante trampolino di lancio per una schiera di personaggi che, a titolo diverso, scrissero la storia della musica tanguera. Da notare ancora l’esibizione del leggendario ballerino El Cachafaz e Carmencita Calderon.
E qui risiede il valore documentale più importante per gli appassionati: nel film si possono ascoltate e vedere alcune delle orchestre più prestigiose dell’epoca, come quella di Edgardo Donato, Juan de Dios Filiberto, Osvaldo Fresedo, Pedro Maffia, Juan D’Arienzo, Ernesto Ponzio, Luis Visca e Juan Carlos Bazán. Oltre a consolidare ed accrescere il legame tra la sensibilità popolare ed il tango (e le personalità che lo diffondevano), il film custodisce, per alcuni degli interpreti, le uniche immagini disponibili.
Con questo primo film sul genere si inaugura un filone che ebbe sicuro impatto sulla diffusione della musica del tango, fornendo uno specchio emotivo ad un pubblico vastissimo, che andò quindi identificandosi con le tematiche ed i personaggi raccontati da quella musica. Si noti che i cinema di Buenos Aires erano a quel tempo frequentatissimi, e per lo più da operai, casalinghe, immigrati, anche per il prezzo molto più conveniente di quello per il teatro. Sulla scia di Tango!, quindi, seguirono a stretto giro Tres Berretines (1933), Riachuelo (1934), El alma del bandoneón (1935), Los muchachos de antes no usaban gomina (1937), una specie di fondazione cinematografica dell’iconografia tanguera nell’immaginario popolare.