Norme e Galateo nel Tango

  1. Non parlare a voce alta (la musica del tango non ha mai volumi altissimi e non bisogna disturbare chi sta ballando con il nostro vociare). È bene evitare di parlare durante le comunicazioni del musicalizador/gestore e soprattutto durante le esecuzioni del complesso orchestrale o durante un’esibizione.
  2. Non fermarsi a parlare in mezzo alla pista. Sempre per non intralciare il ballo altrui.
  3. Non ci si porta il bere da casa. Solitamente le serate di Tango vengono ospitate da locali che contano sulle consumazioni per poter proseguire il loro lavoro.
  4. Prima di prendere una sedia chiedere sempre se è già occupata. Niente è più brutto di tornare dalla pista da ballo e non trovare la propria sedia.
  5. Kit per i ballerini: ogni buon ballerino/ballerina deve sempre avere un paio di scarpe da utilizzare esclusivamente per ballare (se ballate con le scarpe che utilizzate per strada porterete sulla pista polvere, ghiaia, ecc.), un eventuale cambio di maglietta/camicia (è brutto abbracciare una persona molto sudata), asciugamanino, deodorante e mentine.
  6. La direzione del ballo è esclusivamente antiorario.
  7. La musica del Tango è divisa in Tandas (gruppo di 3 o 4 tanghi) inframmezzate da Cortinas (spezzoni di brani musicali vari, che non si ballano ma servono per terminare il proprio ballo e tornare a sedersi).
  8. Quando invitate una ballerina si devono ballare almeno 3 tanghi (Tanda) e quando sentite la Cortina (che solitamente non è un tango) potete tornare a sedervi oppure proporre un’altra Tanda alla ballerina.
  9. La ballerina non deve mai pretendere un invito ma può utilizzare la mirada (guardare il ballerino sorridendo) per sottolineare di gradire l’invito per una tanda. Evitate però di insistere a mirare un uomo che evita il vostro sguardo. Dame ricordate: mai invitare un uomo verbalmente!
  10. Se il ballerino deciderà di rispondere alla vostra mirada vi farà un cenno con il capo (cabeceo) e si alzerà per invitarvi, in caso contrario distoglierà lo sguardo. Gli inviti non si pretendono, ma si creano insieme.
  11. I principianti evitino di rimanere “accerchiati” al centro della pista. Rispettate la RONDA.
  12. Quando si entra nella milonga ed è in corso un ballo non si attraversa la sala. Si cerca di raggiungere il più rapidamente possibile il proprio posto camminando lungo la disposizione dei tavoli per evitare di intralciare il passo alle coppie che stanno ballando.
  13. Se la milonga è affollata la coppia non si ferma mai per eseguire una figura, se non negli spazi eventuali a fondo sala. La coppia che insiste nell’invadere lo spazio con figure può essere invitata ad abbandonare la milonga.
  14. Le coppie avanzate evitano di creare imbarazzo alle coppie principianti.
  15. Ai ballerini che non si conoscono si offre una cordiale accoglienza.
  16. Quando si lascia la milonga non ci si scambiano i saluti creando gruppi nello spazio riservato alle coppie che stanno ballando.
  17. Solitamente se una coppia di ballerini si siedono vicini c’è un motivo ben preciso che va rispettato, vuol dire che i due hanno scelto di ballare insieme per tutta la serata. Le coppie che si recano in milonga per ballare con altri si siedono rispettivamente uomini con uomini e donne con donne (è per questo che nelle milongas tradizionaliste esistono tre settori: uomini, donne e coppie).
  18. Non si parla mentre si balla un tango… e non si masticano gomme!!!

Per il Ballerino

  • Invitare con entusiasmo ed un sorriso, non come ripiego alla noia.
  • E’ bene che, una volta invitata una dama, si balli con lei almeno tre/quattro tanghi (di solito è la durata di una “tanda”).
  • Quando invitate usate parole gentili come “ti va di ballare?” e non “dai và … ti faccio ballare” o cose simili.
  • È buona norma invitare tutte le ballerine sedute al vostro tavolo e limitrofi.
  • Evitare di invitare grondanti di sudore (alcuni ballerini portano una maglietta di ricambio e/o un asciugamano).
  • Non insistere ad invitare una donna che vi rifiuta (non si può piacere a tutti)
  • Fare il primo tango con passi semplici per mettere a proprio agio la ballerina e rimandare ai successivi tanghi i passi più elaborati.
  • Non impartire MAI “lezioni” alla ballerina (anche e soprattutto se è principiante) durante il tango, magari con “comandi verbali” sussurrati all’orecchio. In questo modo la metti a disagio e non ti sarà certo grata per questo. Ogni intenzione di ballo devi saperla esprimere col corpo, se non sei capace di comunicare un certo movimento col corpo, ancor meno lo saprai con le parole. Per le lezioni ci sono i maestri e le situazioni didattiche. E’ anche una brutta immagine di te che dai da fuori. Durante il tango si tace e si balla. Balla rispettando il livello della dama, e senza fare il maestrucolo. I maestri veri  non danno MAI lezioni in pista, in pista ballano.
  • Durante il ballo se ti accorgi che un segnale (che tu credi chiaro) non arriva alla ballerina non ripeterlo ad oltranza mettendo in imbarazzo entrambi. Tu stai guidando ed hai la necessità e il dovere (e persino il piacere) di rendere chiaro, possibile e gradevole il tango che proponi.
  • I ballerini evitino di ballare sempre con la stessa ballerina. Una stessa dama si può invitare più volte in una serata, ma non si ballerà mai più di 2 tande per ogni invito.
  • Al termine del ballo ringraziate la ballerina e riaccompagnatela al tavolo.
  • Il tanguero, prima di eseguire qualsiasi passo controllerà lo spazio disponibile intorno a sé, aspettando il momento corretto per inserirsi nel ballo. Se la sala è molto affollata eviterà il passo 1 (da fare sempre piccolo) e inizierà direttamente col passo 2 della base.
  • Il tanguero si preoccupa di non condurre la propria ballerina addosso ad altre coppie, nel caso dovesse succedere CHIEDETE SCUSA. Non è compito della ballerina chiedere scusa ma è l’uomo che, avendo dato un comando errato, deve scusarsi. Per non scontrare altre coppie è fondamentale tenere alta la testa e non guardare per terra!!!
  • Se la milonga è affollata il tanguero evita in modo particolare di comandare alla propria ballerina il boleo alto, ganchos, etc.
  • Impara a gestire la pausa come parte viva, attiva e musicale.
  • Impara ad ascoltare te stesso nel tango. Spesso non hai percezione del tuo “eccesso di energia“. Impara (da solo e con l’altra) a percepire la reale portata del tuo corpo, del tuo asse, dei tuoi movimenti; impara a conoscere bene il tuo ruolo, a costruire l’abbraccio. Guidare non è “trascinare con forza” o portare in braccio un peso inerte. Diventa “comunicante”. Impara a essere connesso, a controllare i gesti, a misurare la portata dell’intenzione del corpo, i segnali sottili della persuasione sono il contrario della forza bruta. La sensazione (a volte l’ illusione) che “un passo l’hai comunque fatto” non significa che tu sia realmente riuscito a comunicarlo. La tua capacità di comunicazione non verbale piacevole e corporea è una tua indispensabile conquista, tua individuale, compito tuo, non della donna che ti ascolta. Richiede pazienza e anima.

Per la Ballerina

  • Quando siete sedute non dimenticate di sorridere, una ballerina con il broncio difficilmente viene invitata.
  • Durante il ballo attendi sempre il segnale e, se non arriva, non prendere iniziative. Non anticipare le intenzioni del tuo ballerino
  • Impara ad ascoltare te stessa nel tango, spesso non hai percezione della tua “pesantezza”. Impara (da sola) a farti carico del tuo corpo, del tuo asse; impara a conoscere bene il tuo ruolo, a costruire l’abbraccio: seguire non è “farsi trascinare” o portare in braccio. La sensazione (a volte l’illusione) di essere leggera (che un bravo ballerino sa darci) non necessariamente corrisponde a una leggerezza effettiva. La tua leggerezza è una conquista individuale, compito tuo, non dell’uomo che ti porta.
  • Adorna quando puoi e non quando vuoi.
  • Non farti “dare lezioni” durante il tango da ballerini incapaci che invece di ballare (e mostrare le cose col corpo) si mettono a impartire “comandi verbali” come se fossero  il tom tom-autista e tu la macchina guidata. Non impartire lezioni nemmeno tu. Durante il tango si tace e si balla.
  • Accettare gli inviti con entusiasmo (è possibile rifiutare l’invito di un ballerino ma con molto garbo e possibilmente motivando il rifiuto).
  • Evitate profumi troppo intensi e le gonne troppo corte (meglio gonne morbide sotto il ginocchio). Il Tango è sinonimo di eleganza.
  • Legate i capelli, al ballerino non piace trovarseli in bocca mentre vi fa ballare.
  • NON si chiede scusa per un eventuale errore e NON si chiede “ho fatto giusto?”
  • Alla fine di ogni ballo la dama eviti di dire “grazie”, perché ciò potrebbe essere inteso come un commiato o desiderio di troncare il ballo. Solo alla fine della tanda (3/4 tanghi) ci si scambierà qualche parola di ringraziamento ed eventuali complimenti.
  • Evitate di guardarvi intorno mentre ballate, la vostra attenzione deve essere focalizzata solo sul ballerino.
  • Evitate di fare bolei o ganchos non marcati, potreste far male a qualcuno.
  • Ricorda che una ballerina piacevole, leggera, musicale, consapevole, preparata, brava, mai snob, tecnicamente e umanamente gentile non ha età (e viene invitata spesso).

La Musica

Le serate di Tango si dividono in Tande (3 o 4 brani consecutivi) suddivise dalle Cortine (stralci di brani non ballabili).

Normalmente la sequenza delle tande è questa:

– Tanda Tango

* Cortina

– Tanda Tango

* Cortina

– Tanda Vals 

* Cortina

– Tanda Tango

* Cortina

– Tanda Tango

* Cortina

– Tanda Milonga

* Cortina

la sequenza si ripete fino a fine serata.

I disegni sono di Véronique Paquette