19 marzo 1914
Horacio Sanguinetti
(Horacio Basterra)
letrista
(19 marzo 1914 – 19 diciembre 1957)
I testi dell’uruguayano Horacio Basterra, più conosciuto come Horacio Sanguinetti, animarono tanghi di grande successo negli anni ’40. Il suo pieno coinvolgimento nell’ambiente che determinò il periodo d’oro del Tango è provato dal fatto che i maggiori direttori di Orquestas abbiano inciso numerosi suoi brani: tra gli altri Aníbal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli, Ángel D’Agostino, Miguel Caló, Osvaldo Pugliese, Rodolfo Biagi.
Lo stile letterario di Sanguinetti vede coniugare, lungo il suo prolifico repertorio, l’ispirazione della canzone popolare ed una tecnica di paroliere efficace e studiata. La tematica centrale è quella romantica, riguardata sotto differenti punti di vista.
È facile rintracciare due riferimenti ricorrenti delle sue letras: a Parigi (ad esempio in Arlette, Viviane de París, Flor de lis, La canción de mi tristeza, Bohardilla, Ivón) ed al mare (Novia del mar, Tristeza marina, Con ella en el mar, El barco María). A partire dal 1943 molti di questi titoli divennero grandi successi destinati a durare nel tempo; ad essi si devono sicuramente aggiungere anche Nada e Moneda de cobre. Nonostante ciò, curiosamente, si sa piuttosto poco della sua vita, se non dei suoi 155 titoli registrati tra i diritti d’autore.
Da segnalare, infine, che Sanguinetti introdusse nei testi di tango il motivo (all’epoca) esotico dell’Oriente, con brani come Gitana rusa, Oriente, En el Volga yo te espero.