Il piede (articolo del Prof. M. Fraticelli)
Il piede è una macchina unica e complessa; in un piccolo spazio si concentrano: 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli, 250.000 ghiandole sudorifere.
La complessità della struttura del piede è indispensabile alle sue funzioni che sono molte e precise; infatti riesci ad adattarsi a situazioni complesse e diverse, ci permette di affrontare terreni impervi, come quelli montani, senza farci cadere, oppure di correre in pianura, fino ad arrivare a mantenere il corpo in equilibrio su superfici molto piccole, come nel caso degli acrobati.
Il piede è il fulcro principale del nostro apparato motorio e ci permette di stabilizzare la posizione eretta, la propulsione ed il movimento con la coordinazione della postura.
Mentre ci muoviamo, dalle dita al polpaccio si mette in azione una fitta rete di muscoli, che prendono rapporto con il ginocchio sino alla colonna vertebrale e all’articolazione temporo-mandibolare.
Ecco perché un appoggio al suolo scorretto si ripercuote ovviamente sul piede, ma anche sul ginocchio, sulla colonna vertebrale ed oltre, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali: cefalea, sciatalgia, mal di schiena, fitte alle gambe, ecc..
Il sistema nervoso centrale utilizza le informazioni ricevute da occhio, pianta dei piedi e cute in primo luogo, per avere la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio e poter impostare correttamente quanto voluto nei confronti del mondo esterno e di se stesso.
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Ogni deformazione dell’appoggio si ripercuote sulla curvatura lombare che praticamente è un centro di trasmissione dell’informazione per mantenere l’equilibrio (è la prima vertebra veramente mobile e grazie alla sua configurazione a piastre parallele è molto resistente agli shock dinamici). Dalle piante del piede partono impulsi propriocettivi che arrivano alla L3 (e più su alla cervicale), vengono elaborati e servono per mantenere l’equilibrio.
I nostri piedi sono una meraviglia di architettura, riescono a tenerci in perfetto equilibrio sia quando stiamo fermi, sia quando siamo in movimento, saltando, camminando o correndo.
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Appare chiaro, come una postura equilibrata sia di vitale importanza per un organismo sano.
L’economia generale organica risentirà a vari livelli di una postura non corretta.
Il corpo umano non è mai in uno stato di completa immobilità! Qualcuno ha detto che “Solo le statue di marmo rimangono immobili”. Ogni soggetto è in continua ricerca del suo stato di equilibrio.
Per permettere che l’intera struttura corporea sia mantenuta eretta e stabile, il Sistema Nervoso, adatta una serie di informazioni e le invia alla periferia in modo tale che il corpo abbia la sua proiezione del centro di gravità, che si trova davanti alla 3° vertebra lombare (L3), nell’area di appoggio tra i due piedi, disegnato virtualmente da 4 punti che corrispondono ai due calcagni e ai 2 mignoli.